E`un ottobre che profuma di mosto per i bambini della scuola dell’Infanzia “A. Diaz”.
Venerdì 29 ottobre, infatti, dopo lo spuntino di metà mattinata, piccoli contadini, pieni di energia, muniti di cestini hanno riempito di voci festanti il vigneto allestito, per l’occasione, in un angolo del giardino della scuola. Uno spazio didattico dove i bambini sono stati condotti ad effettuare esperienze ed osservazioni, in un momento di partecipazione concreta alla pratica della vendemmia.
In una giornata di svago e di scoperta, respirando l’atmosfera di un tempo è stato ripercorso, un viaggio a ritroso del nostro territorio dove si sono simulate tutte le fasi, della vendemmia: dall’ uva al mosto.
Spettacolare la modalità con cui si è consentito loro di vivere il percorso esperienziale: l’uva è stata posizionata sulla riproduzione in miniatura di un vigneto, e poi tutti all’opera con le loro forbicine per tagliare i grappoli dai tralci della vigna e riporli sul fondo del “panierino”.
Il risultato? Tanto sano divertimento, un indispensabile contatto benefico con la natura e ben sei ceste di uva.
La dimestichezza inaspettata di alcuni, la goffaggine di altri e l’indispensabile aiuto da parte degli insegnanti sono stati gli ingredienti di una ricca vendemmia.
Dopo la raccolta, sono stati, tolti i chicchi dal raspo, e poi è arrivato il momento più divertente per i bimbi di 5 anni che hanno fatto la pigiatura con i piedini, mentre i bimbi di 3 e 4 hanno fatto l’esperienza con le loro manine di schiacciare l’uva. Non meno entusiasmante l’esperienza fatta con il torchietto, gioia infinita, nell’osservare l’uva raccolta trasformarsi in succo.
Condividere le tradizioni con i bambini vuol dire prendersi tempo per parlare con loro e ricostruire i sapori, gli odori ed i luoghi ma soprattutto offrire loro la possibilità di vivere esperienze in maniera giocosa.
I bambini e le bambine sono in continua ricerca, una ricerca intesa come apertura alla curiosità e alla creatività, e in spazi come l’“atelier dei sapori” e l’“atelier all’aperto” (luoghi che offrono molteplici opportunità e favoriscono lo sviluppo di intelligenze come quella linguistica, naturalistica, logico-matematica …) scoprono i sapori, profumi, i gusti, le diverse consistenze e texture dei prodotti attraverso il fare osservando, indagando, ricercando.
“L’atelier diviene, quindi, un luogo fisico dove i bambini elaborano teorie, esplorano nuovi materiali, esprimono pensieri utilizzando nuovi linguaggi”