Nel 1955 Albert Einstein scriveva:
“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso.
La creatività nasce dall'angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce le proprie sconfitte e i propri errori alla crisi, violenta il proprio talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande difetto delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel trovare soluzioni.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. È nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora; senza crisi qualsiasi vento diventa una brezza leggera. Cerchiamo di lavorare sodo. Smettiamola, una volta per tutte, l'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla”
Ritengo queste parole un formidabile incoraggiamento per affrontare il momento di crisi che, nostro malgrado, si è affacciato alle nostre porte.
La delicata situazione sanitaria ha fatto emergere comprensibili paure e innegabili difficoltà. Tutto ciò va affrontato con estrema serietà e coraggio. Ci rendiamo conto che l’ansia derivante dalla situazione, così come il nuovo ruolo che rivestono alunni e famiglie, sta da un lato generando un po’ di confusione e dall’altro portando un maggiore carico di lavoro.
Nella scuola, il nostro micromondo che curiamo e amiamo e che da diverse prospettive ci coinvolge giornalmente, ognuno di noi - studenti, famiglie, personale, docenti, dirigente e tutti coloro che vi gravitano intorno- si è trovato e si troverà ad affrontare nuove sfide, nuovi approcci e nuove modalità di svolgimento della propria missione.
Si tratta di un laboratorio per sperimentare nuove soluzioni e per dare il meglio di noi.
Già in questi giorni ho raccolto testimonianze di incoraggiamento che ci spingono a continuare in questa direzione e che, perché no, ci oggrono dei consigli per migliorare.
I docenti si stanno adoperando per accompagnare i ragazzi verso nuovi traguardi stabilendo con loro e con le famiglie un continuo contatto, instaurando un percorso didattico che, essendo nuovo e dinamico, verrà nei giorni calibrato al fine di ottenere il migliore risultato; si stanno aggiornando seguendo la regola ormai consolidata che vede promuovere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita . Gli alunni con rinnovato impegno continuano ad imparare acquisendo nuove competenze digitali e relazionali. Le famiglie stanno collaborando oltre ogni aspettativa. Il personale ATA anche in questo momento di difficoltà non si arrende, anzi si impegna maggiormente, per riaccogliere gli alunni in ambienti scolastici più belli di prima.
La responsabilità, l’appartenenza alla visione di scuola, prima di ogni altro interesse, sono i valori su cui basare il fare di questi giorni avendo come rotta da seguire il successo formativo degli alunni ed il loro benessere. Si confida oltre che nella professionalità nella cura che ciascuno può dedicare ai nostri alunni, in tal senso il messaggio di Don Milani è estremamente attuale.
Si tratta di un ulteriore opportunità per rafforzare il già consolidato legame con la nostra comunità che adesso è chiamata ad impegnarsi con nuovi codici e rinnovato entusiasmo.
Tutti stiamo lavorando sodo perché le cose funzionino. Quando tutto questo finirà avremo nuove competenze e saremo più forti di prima.
Insomma davvero la crisi può essere un’opportunità: per superare noi stessi, per stimolare la nostra creatività, per far emergere il nostro talento, per migliorare!
Laterza, 10 marzo 2020
Il Dirigente scolastico
Fabio Grimaldi